giovedì 5 dicembre 2013

IL CALCIO BAILADO-RONALDINHO

Quando sarò vecchio e mi chiederanno di raccontare una storia di un calciatore che ho visto giocare, racconterò la storia di Ronaldo de Assis Moreira, al secolo, RONALDINHO. Stiamo parlando di un giocatore stellare, una leggenda del calcio mondiale. La prima volta che ho visto giocare Ronaldinho si giocava Brasile-Cina ai Mondiali 2002, e il Gaucho giocava nel tridente verdeoro insieme a Ronaldo e Rivaldo, ma non sfigurava di certo a confronto con questi due mostri sacri del calcio(Ronaldo chiuderà il campionato con 8 gol). Quello che trasmetteva Ronaldinho in campo era la felicità, un'allegria smisurata nel giocare a calcio, talmente tanta che sembrava stesse giocando ai giardini e non in uno stadio da 80000 persone. Sorriso stampato sulle labbra e palla filtrante, questo il credo del calcio di Ronaldinho. Non è sempre stato in forma smagliante, qualche chilo di troppo in alcune occasioni (ma d'altra parte è brasiliano, è un vizio), ma quando entrava in campo, tutto cambiava. Si fa conoscere al mondo col suo primo mondiale, quello del 2002, in cui gioca così bene che viene acquistato dal Barcellona, l'anno dopo. A Barcellona Ronaldinho trova un'ambiente perfetto per esprimere il suo gioco: modulo adatto a lui, città che non si stanca mai di divertirsi, compagni di squadra che esaltano le sue caratteristiche. Con Rjikard come allenatore, Ronaldinho diventa un leader dello spogliatoio blaugrana, e soprattutto l'esterno sinistro più forte del calcio mondiale. Eh si, dal 2003 al 2008 vince un Pallone d'Oro e due FIFA World Player, 2 LIGA e 1 Champion's League trascinando il suo club in finale con prestazione fantastiche. Ha fatto segnare centinaia di gol ai suoi compagni, ma ne ha segnati altrettanti, ed alcuni davvero stupendi: così a memoria mi ricordo una rovesciata particolarissima segnata dal Gaucho contro il Villareal: cross di Xavi dalla destra, stop di petto e gol sotto la traversa. Una rete bellissima, una delizia per gli occhi. Ma se devo pensare al gol più bello di tutti, al gol che rappresenta il Calcio Bailado e in generale la visione del calcio di Ronaldinho, mi viene in mente il gol che segnò nella stagione 2005/2006 contro il Real Madrid al Santiago Bernabeu: palla al piede, 3 dribbling partendo da metà campo in velocità e appoggia in rete con un tocco che spiazza il portiere. Un gol di una bellezza unica che ho ancora bene impresso in mente. Ma la cosa più sorprendente è che, nonostante la rivalità tra Castillani e Catalani, quando fu sostituito, tutto lo stadio si alzò in piedi per applaudirlo, situazione verificatasi solo per un altro giocatore, non so se lo conoscete, Diego Armando Maradona.
La sua avventura al Barcellona finisce con l'avvento di Guardiola alla guida del club catalano; varie incomprensioni, Guardiola che evidenzia in Messi il suo leader carismatico dello spogliatoio e silura per questo alcuni giocatori,tra cui Ronaldinho ed Eto'o. Il Gaucho trova squadra al Milan, mentre il centravanti camerunense all'Inter. E' l'inizio di una nuova avventura, non molto prolifera, ma mi ha permesso di vederlo dal vivo, per fortuna. Vederlo dal vivo è una cosa emozionante, perchè trasmette davvero la felicità che lo contraddistingue e fa divertire chiunque lo guardi. Finisce la sua avventura a 6 mesi dal termine del contratto, trasferendosi al Flamengo, con cui vince il Campionato Paulista. Alla presentazione migliaia di persone si riversano in piazza per vedere il loro nuovo acquisto, che si commuove alla vista di tanto affetto. L'anno finisce con Ronaldinho che si trasferisce alla sua attuale squadra l'Atletico Mineiro, con la quale vince la sua prima Copa Libertadores. E' un campione fantastico, che ha fatto la storia del calcio catalano, milanista e del calcio Mondiale: non importa per che squadra tifi, non puoi che rimanere stupito ad ogni tocco di palla di RONALDINHO GAUCHO

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